Buongiornissimo, buona domenica e bentornati in Orbita.
Questa newsletter adesso conta 16 orbitanti e questo vuol dire che abbiamo superato l’obiettivo minimo di 15 che avevo fissato all’inizio.
Adesso ho 16 fiati sul collo che si sono iscritti perché loro sono i “tutto e subito”.
Loro sono quelli che si ustionano con i biscotti appena sfornati, sono quelli che si beccano la cucchiaiata metallica sul metacarpo perché assaggiano la pasta della pizza ancora cruda.
Insomma, hanno danni permanenti o semi-permanenti alle mani, ma la newsletter la vogliono calda calda nella loro casella email.
Per la cronaca, Orbita viene spedita agli iscritti alle 9:30 di domenica mattina, mentre sul canale Telegram pubblico l’avviso solo alle 12:00 (perché è una notifica ed è pur sempre domenica mattina).
Cominciamo.
I micro-obiettivi
Questa settimana ho organizzato la mia Notion.
Per chi non la conoscesse, Notion è un’app più difficile da spiegare che da utilizzare.
Per farla breve, ci potete prendere degli appunti, organizzarli, collegarli tra di loro, calendarizzarli, gestire dei progetti e un sacco di altre cose.
Diciamo che conviene installare Notion (il piano base è gratuito) e capire come sfruttarla in base alle proprie esigenze. I numerosi template ed esempi vi saranno di grande aiuto ed ispirazione.
Non conoscendo le vostre esigenze, vi illustro come l’ho usato io.
Cosa facevo prima
Collezionavo le idee su Evernote, scrivevo i contenuti su Typora, gestivo il processo creativo su Trello.
Cosa faccio ora
Faccio tutto su Notion.
Ho creato una nuova pagina (mi piace un sacco che funzioni come fosse un sito web) e l’ho organizzata su due colonne: una con gli obiettivi dell’anno e l’altra con delle sottosezioni dove poter raccogliere le idee in base al tipo di contenuto.
Come potrete notare, ho suddiviso gli obiettivi in Mensili, Trimestrali ed Annuali.
Spezzettare il grande obiettivo in obiettivi più piccoli è la chiave per rimanere motivati, ottenendo gratificazione da ogni piccolo obiettivo portato a termine.
Non mi sono inventato nulla, ovviamente.
Si tratta dell’applicazione su me stesso di un sempreverde principio di marketing chiamato micro-commitment, cioè accompagnare il potenziale cliente lungo una serie di piccole azioni (micro obiettivi) che rafforzano la sua relazione con noi, fino a convertirlo in un cliente (obiettivo finale).
La cosa più rognosa, nel caso dell’organizzazione personale è, ovviamente, stabilire l’obiettivo finale.
Come accade per tante altre qualità, c’è chi ha la capacità innata di sapersi organizzare e chi, come me, deve ricorrere a questi sistemi, altrimenti perde il treno.
Avrei voluto scoprirli anni fa.
Influencer delle mie balle
Qualche giorno fa ho ricevuto un’email da un’azienda (non farò il nome) che mi aveva identificato nientemeno che come mini influencer e mi presentava una proposta di collaborazione.
Mi suonava un po’ come “Hai vinto iPhone di uttima generation clicka cuì ->>”.
Solo che:
L’azienda esiste davvero, ha dei social attivi e un sito web professionale;
Ho visto che avevano effettivamente avviato una campagna attraverso piccoli influencer;
Non mi offrivano soldi.
I tre punti qui sopra mi hanno aiutato a capire che la proposta fosse REALE al 100%.
Ecco, l’azienda in questione vende rasoi per le parti intime maschili e si proponeva di inviarmi un kit da recensire.
Non vi nascondo che sono lusingato e tentatissimo dalla demenzialità di tutto ciò, ma rimango una persona seria, per cui più tardi risponderò e gli dirò esattamente quanti soldi voglio per fare questa cosa.
Anche per questa settimana abbiamo finito.
Passate una buona domenica e, rasati o no, vogliatevi bene.
Per fortuna che adesso la pizza me la faccio da me
Bellissimo! Mi hai aperto un mondo con questa app <3